Monitoraggio

La regione Emilia Romagna, attraverso gli strumenti legislativi e le azioni dei coordinamenti provinciali (previsti dalla legge n.20/03 e dalle delibere contenenti i criteri aggiuntivi regionali), vuole migliorare il sistema di servizio civile incentivando la collaborazione tra enti e la condivisione di esperienze.
il monitoraggio interno dei progetti viene considerato uno degli strumenti necessari per sviluppare il lavoro degli enti in questa direzione.

Dal 2008 è stato introdotto, oltre al piano di monitoraggio condiviso tra gli enti del Copresc, anche un percorso di accompagnamento e di condivisione dell’andamento dei progetti che raccoglie indicazioni sui diversi territori e distretti per individuare i prodotti sociali del servizio civile e per ri-orientare la progettazione futura.

A conclusione di tale percorso viene elaborata una mappa del valore del servizio civile che viene inserita nel piano provinciale annuale del servizio civile (il piano provinciale del servizio civile è stato adottato dal 2011).

Percorso di condivisione per l’attuazione da parte dei singoli enti del monitoraggio interno dei propri progetti di servizio civile.

Elementi di qualità: partecipazione del coordinatore tecnico Co.pr.e.s.c. per la materia di cui trattasi al tavolo di lavoro provinciale con gli enti e al percorso regionale.

Accompagnamento delle diverse esperienze e delle attività realizzate, osservate attraverso il piano di monitoraggio interno attuato dal singolo ente per ciascun progetto e condivisione delle considerazioni maturate.

[Il monitoraggio interno si dovrà concludere con la predisposizione da parte degli enti di un report finale sull’andamento del singolo progetto finalizzato alla riprogettazione e alla valutazione insieme, enti e Co.pr.e.s.c., delle ricadute sociali del servizio civile nell’ambito di riferimento,

Costruendo così la mappa del valore del servizio civile a livello distrettuale/settoriale mediante la raccolta dei differenti punti di vista e il riconoscimento partecipato dei prodotti sociali generati dal servizio civile.

Dall’adesione agli obiettivi fissati dalla presente delibera, in buona parte già contenuti nelle schede annuali d’attuazione del protocollo d’intesa Co.pr.e.s.c./enti, dalla mappa del valore del servizio civile e dai criteri individuati per assicurare un’equa distribuzione della proposta di servizio civile (nazionale e regionale) nel territorio provinciale, scaturisce il “piano provinciale del servizio civile”, a cui dovranno aderire e fare riferimento gli enti, i loro progetti e le coprogettazioni;

Il percorso di condivisione per l’attuazione da parte dei singoli enti del monitoraggio interno dei progetti costituirà il riferimento base del tavolo provinciale di lavoro Co.pr.e.s.c./enti integrato per fasi con le materie e gli adempimenti connessi alla programmazione e attuazione dei progetti di servizio civile e del protocollo d’intesa Co.pr.e.s.c./enti;

Pianificazione delle attività:

Il Co.pr.e.s.c di Modena ha attivato un tavolo di lavoro provinciale per accompagnare gli enti alla condivisione degli esiti del monitoraggio interno di ogni progetto presente sul territorio provinciale nelle sue diverse fasi.

Il piano di monitoraggio e valutazione interno ai progetti verrà predisposto ed attuato autonomamente dall’ente e condiviso a livello provinciale attraverso il percorso concordato in ambito Co.pr.e.s.c.

Gli enti aderenti, nel predisporre il proprio piano di monitoraggio e valutazione interno ai progetti, dovranno quindi inserire il percorso di accompagnamento in ambito co.pr.e.s.c.

Dal settembre 2023 a seguito degli accordi congiunti con le provincie di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Bologna vengono convocati tavoli interprovinciali e il monitoraggio delle attività e ricadute dei progetti avviene in forma coordinata e congiunta in rispetto al sistema accreditato di monitoraggio.